sabato 22 novembre 2014

PASSEGGIATA IN VALTIBERINA

è gia da un po'
che serbavo queste fotografie
scattate in un giorno di inizio primavera
durante una piccola gita domenicale in Valtiberina
 
di solito
di domenica
ci piace
prendercela comoda
 
dormiamo un po' di più
Pipino si sveglia
e salta nel lettone in mezzo a mamma e papà
per prendersi la sua massiccia dose di coccole
e scatenarsi e ridere come matti
 
poi
se non andiamo a pranzo dalla nonna Franca
andiamo a fare un giretto nei dintorni
e ne approfittiamo per pranzare
in qualcuno dei nostri posticini preferiti
 
e durante questa gita ci siamo fermati
 
 
 
 
 
forse meglio conosciuta come
"dalla DORETTA"
una splendida e tipica mamma
toscana
aiutata dalle sue figlie
e da suo figlio
 
 
una bella famiglia
che ti accoglie subito all'entrata
con una cordialità sincera
semplice
genuina
dolce
che ti fa sentire nel posto giusto
e ti dispone alla calma
al gustare ogni attimo e ogni piatto
con vero piacere
 


un posto dove ti senti
proprio a casa
dove puoi rilassarti
circondato dalla bellezza
quella dei muri e degli oggetti
dei dipinti alle pareti
creati da una delle figlie della Doretta
e dalle finestre che da ogni lato
incorniciano ora una vecchia porta
ora un mandorlo in fiore
ora un campo lavorato
 






 
e soprattutto dalla Doretta si mangia benissimo!!!
 
"La Vecchia Osteria La Pergola è più di un’osteria. L’ospite che sa guardare oltre il suo appetito, non può non commuoversi davanti ai ravioli fatti a mano, ai tagliolini all’anatra in bianco che si mangiano solo qui. Qui si onorano le carni, perché la selvaggina e la carne d’allevamento godono entrambe del “chilometro zero”.
Ma per l’ospite della Vecchia Osteria La Pergola c’è anche una ‘dolce’ sorpresa finale: la finissima pasticceria della Cinzia, la primogenita di madama Doretta. Una vetrina di dolci da fiaba, e una fiaba diversa per ogni occasione (cantucci, cavallucci, panforti, le famose crostate e torte con ogni tipo di crema).
La Vecchia Osteria La Pergola è il sapore della Toscana com’era. O come ancora dovrebbe essere. "
 
 
ovviamente dopo tutto questo
è d'obbligo una bella camminata
e da queste parti c'è solo l'imbarazzo
di quale stradina o sentiero imboccare
per scoprire bellissime sorprese
 








 
questi sono alcuni dei paesaggi
di cui si sono nutriti gli occhi di grandi artisti
come Piero della Francesca
e camminando
può capitare di imbattersi
in un minuscolo borgo
cresciuto attorno ad una chiesa come questa
 
 
Pieve di Sovara
 
 













 
ancora oggi qui si coltiva e si essicca il tabacco
che mani sapienti trasformeranno
nel famoso sigaro toscano
questo è stato anche il mestiere della famiglia del mio nonno materno
e gli altari delle chiese
sono coperti da eleganti tovaglie di lino bordate da
merletto a tombolo
realizzato a mano
dalle donne che lo sanno ancora fare
 
 
 
 


domenica 16 novembre 2014

Torta cacao e pere

questa è una delle torte
che preparo ai miei ospiti
 
 
 
E' una torta tanto buona quanto facile da preparare
 
RICETTA
 
  • 3 uova
  • 150 gr farina
  • 150 gr zucchero
  • 150 gr burro
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 3 pere
  • 1 bustina di lievito per dolci

 
 
Sbattete le uova con lo zucchero, mentre il burro fonde a bagnomaria
aggiungere un po' alla volta, alternandoli
burro fuso e farina
poi il cacao in polvere
e infine la bustina di lievito

versare in uno stampo largo e basso
precedentemente imburrato e cosparso di farina

e poi disporre sulla pasta
a raggiera
le pere sbucciate e tagliate a sottili spicchi

infornate a 180° per una ventina di minuti
e quando la torta è fuori dal forno




spolverizzatela con un po' di
zucchero vanigliato



E' buonissima anche calda...

sabato 15 novembre 2014

C'era una volta.....

 
....tanti tanti anni fa
un'isola meravigliosa
dove crescevano foreste di alberi
che davano per frutto
un dono prelibato e prezioso...
 
 
 
In principio era il KAKAW
il termine indigeno che indicava
il cioccolato
il dono del Nuovo Mondo
 
 
Un  giorno un aretino
Daniele Vestri
nato in una famiglia che da decenni
 lavora il cioccolato
con passione
inseguendo una qualità sempre più alta
nei propri squisiti prodotti
 
 
una decina di anni fa
 decide di acquistare
una piantagione di cacao
su quell'isola magica
per poter controllare
la materia prima fin dalle origini
permettendo anche a noi di
assaporare quel frutto prezioso
lavorato con amore a Santo Domingo
e successivamente qui
nel laboratorio artigianale di Arezzo

 
dalle sapienti
mani della famiglia Vestri
una esperienza da provare....
 
 
un paio di giorni fa
io, mio marito e il mio Pipino
siamo andati a far colazione dal Vestri
nel bar annesso al laboratorio
e punto vendita del cioccolato
e dopo aver mangiato dolci e salati
buonissimi
e un emozionante caffè
(i cui chicchi vengono tostati quotidianamente)
 


 
ci siamo fatti il giretto del negozio di rito
e vedendo i bei colori
e sentendo i buoni profumi
mi è venuta l'idea di rendere partecipe
chi passa di qua
di ciò che vedevano i miei occhi
 




 
ci sono molti buoni motivi per visitare Arezzo
la mia città
ma credetemi se vi dico
che fare un giro
dentro questo negozio
è un motivo golosissimo!
 
Se volete vedere altre immagini
le troverete qui
 
noi per questa volta ci siamo viziati così:
 



 
da notare la lista degli ingredienti....


 
 
indovinate perché si chiama TREMENDA?
 
E se vi piace
andate a vedere questo bel video